CIRFOOD District il centro di Open Innovation

CIRFOOD District, un centro dedicato alla ricerca, alla sperimentazione o innovazione in ambito nutrizionale e food service, in cui approfondire i temi legati alla cultura del cibo per costruire nuove idee e visioni sul futuro della nutrizione.

Lo scorso 6 maggio, durante la giornata di presentazione del CIRFOOD District, alla Fondazione Feltrinelli di Milano, decine di imprenditori, giornalisti, ricercatori e startupper si sono incontrati e hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle prospettive della food innovation. A loro è stato chiesto di immaginare quali sono le strade che percorrerà il mondo dell’alimentazione e della nutrizione verso il futuro.

L’appuntamento milanese, inserito nel ricco programma della Food Week, ha rappresentato quindi una prima occasione per confrontarsi e anticipare le potenzialità concrete del progetto di open innovation di CIRFOOD. Interventi, discussioni, case history hanno fatto emergere riflessioni e proposte che l’impresa porrà al centro dei primi lavori del CIRFOOD District, con l’obiettivo di esplorare opzioni e strategie per garantire non soltanto il diritto al cibo, ma anche la sostenibilità delle filiere di produzione e la riduzione degli sprechi.

Per raccogliere ispirazioni e best practice a partire da esperienze concrete, a Milano, nella prima parte della mattinata, gli esperti sono stati coinvolti in sei tavoli tematici, mentre nella seconda parte si è svolta un’assemblea plenaria, durante la quale è stato presentato alla stampa e alle istituzioni il nuovo distretto dedicato alla food innovation, che inaugurerà nella primavera 2020. Molti i temi emersi durante l’intera mattinata, che rappresentano un prezioso spunto per l’avvio delle attività di ricerca e progettazione.

Il CIRFOOD District parte da Milano

Il programma di kick off, suddiviso in due sessioni, ha preso avvio con il saluto della Presidente Nasi e l’apertura di sei tavoli di lavoro dedicati a quelli che, per CIRFOOD, sono gli ambiti di
riflessione più urgenti per il futuro della nutrizione: salute, innovazione sociale, nuovi stili di vita, filiera integrata, sostenibilità e tecnologia. Lo scopo era raccogliere il pensiero e le esperienze dei partecipanti, per far dialogare prospettive differenti, nell’ottica di uno sviluppo capace di garantire a tutti l’accesso al cibo nel presente e, soprattutto, nel futuro.

A conclusione della giornata di lavoro, i referenti di ciascun tavolo hanno sintetizzato le esigenze e le riflessioni che sono emerse con maggior urgenza:

  1. la sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera del food;
  2. la necessità di integrare, sostenere e stimolare l’adozione di soluzioni tecnologiche, dalla blockchain all’agricoltura 4.0;
  3. la tutela del lavoro e la lotta contro caporalato e agromafie;
  4. la valorizzazione della trust economy, intesa come un approccio in cui tutti gli attori della filiera, consumatori compresi, siano legati da un rapporto di fiducia e trasparenza;
  5. il riconoscimento del valore sociale e culturale del cibo come specificità del made in Italy e vettore di sviluppo;
  6. l’importanza di azioni integrate a più livelli per promuovere stili di vita sani, fondamentali per poter garantire la salute pubblica e una corretta prevenzione.

1.  Il Capitale Naturale

Coordinatori:
Simone Molteni, Coordinatore Scientifico, Direttore LIFEGATE
Maria Elena Manzini, Responsabile Area Sociale CIRFOOD
Elena Comelli, Giornalista CORRIERE DELLA SERA / IL SOLE 24 ORE

Partecipanti:

Tommaso De Luca, Responsabile Comunicazione LUCART GROUP
Andrea Di Stefano, Re

sponsabile Progetti Speciali NOVAMONT
Franco Fassio, Direttore del Systemic Food Design Lab UNISG – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Andrea Lanuzza, Direttore Area Tecnica GRUPPO CAP
Francesco Matteucci, Innovation Manager CLUST-ER GREENTECH
Laura Pighi, Program Officer GREENMAP
Alberto Zambolin, Vice Presidente IL QUINTO AMPLIAMENTO


“Capitale naturale” è il titolo del primo tavolo, coordinato da Simone Molteni, Direttore scientifico di LifeGate, che ha sintetizzato così il concetto: “guardando al 2030, riteniamo sia fondamentale non solo puntare alla sostenibilità e a strumenti di economia circolare, ma anche allargare il perimetro d’azione dalla singola azienda alla filiera. Si auspica, dunque, una prospettiva europea e internazionale con il fine di condividere collettivamente i costi e gli investimenti necessari per la sostenibilità”.

2. Il Consumatore Globale

Coordinatori:
Enzo Risso, Direttore scientifico SWG
Lorenzo Minin, Marketing e Comunicazione CIRFOOD
Luca Zorloni, Giornalista WIRED

Partecipanti:
Camilla Archi, Co-fondatore BELLA DENTRO
Luca Bolognesi, Co-fondatore BELLA DENTRO
Luca Ceroni, Progetto ICARO UNIMORE
Paola Caputo, Dipartimento ABC – Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito POLITECNICO DI MILANO
Giuseppe Castronovo, Ceo STR

EETEAT
Stefano Corsi, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia UNIVERSITÀ  DI MILANO
Massimo Curcio, Associate Partner KPMG
Fabio Merafino, Business Development Manager LIFEGATE
Maria Piochi, Coordinatore del Laboratorio di Analisi Sensoriale UNISG – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Carlo Maria Recchia, COLDIRETTI Giovani Impresa

Il ragionamento sul cibo del futuro include, naturalmente, anche la necessità di mettere a fuoco come sta cambiando la figura del consumatore. È stato Enzo Rizzo, direttore scientifico di SWG e coordinatore del tavolo “Il consumatore globale”, a descriverlo: è sempre più consapevole della propria identità, di cosa vuole trovare nel piatto e di cosa desidera, una sintesi condivisa anche dagli altri partecipanti alla
discussione. “Il consumatore è narratore del cambiamento – ha aggiunto Rizzo – infatti, osserviamo come non esistano più abitudini alimentari standardizzate, ma estremamente variabili in base ai periodi della vita.”

3. Il Foodtech Sostenibile

Coordinatori:
Alberto Luna, Senior Partner TALENT GARDEN
Alberto Mezzaroba, Chief Information Officer CIRFOOD
Massimo Sideri, Direttore CORRIERE INNOVAZIONE

Partecipanti:
Luca Apriletti, Imprenditore e Mentor POLIHUB MILANO
Alessandro Braga, Corporate Innovation Director TALENT GARDEN
Daniele Bruttini, Co-founder QUOMI
Lucia Chierchia, Managing Partner GELLIFY
Paolo Cuccia, Presidente GAMBERO ROSSO
Roberto Giovannini, Partner KPMG
Max Leveau, COO & MD Italy FORWARDING FOODING
Michele Martinotti, Head of Marketing Italy TOO GOOD TO GO
Michele Mastrobuono, TETRAPACK
Gloria Mosca, Welfare GRUPPO IREN
Fabio Sferruzzi, TALENT GARDEN
Claudia Trazza, General Manager UNILEVER FOOD SOLUTION
Stefano Vaglietti, Partner REPLY
Adolfo Villafiorita, Head of Unit FONDAZIONE BRUNO KESSLER


Quando si parla di applicazione di tecnologie avanzate, tecniche di agricoltura 4.0 e big data, la sfida è quella di coinvolgere il consumatore e educarlo all’innovazione perché “possa comprendere quello che sta mutando nella filiera e nel piatto per poterne riconoscere l’effettivo valore.” ha spiegato il coordinatore del tavolo Alberto Luna. L’attenzione dei partecipanti è stata, inoltre, tutta per la Blockchain, tecnologia che potrà rivoluzionare, e in parte già lo sta facendo, le modalità di verifica,
controllo e garanzia dell’intera filiera del food.

4. La Nuova Linea Verde

Coordinatori:
Pier Luigi Romiti, Responsabile Filiere Agroalimentari COLDIRETTI
Massimiliano Merenda, Procurement & Supply Chain Director CIRFOOD
Laura La Posta, Giornalista IL SOLE 24ORE


Partecipanti:
Massimo Fileni, Imprenditore FILENI
Lauro Guidi, Presidente AGRIBOLOGNA
Armido Marana, General Manager ECOZEMA
Angelo Palma, Direttore Generale CONOR
Federico Vecchioni, Amministratore Delegato BONIFICHE FERRARESI
Giovanni Ziliani, CIRFOOD


La premessa necessaria per immaginare la “nuova linea verde” è la definizione di sostenibilità a più livelli: la dimensione economica, quella ambientale e quella sociale sono tutte ugualmente importanti. Gli esperti hanno sottolineato, inoltre, come la mancanza di un’equa distribuzione degli utili lungo tutta la catena dei profitti possa generare tensioni che vanno anche a scapito della qualità. “La filiera sta già cambiando – ha aggiunto Pier Luigi Romiti – gli attori oggi devono collaborare, valorizzando la fiducia sia tra i vari anelli della catena produttiva che con il consumatore finale: per questo la parola chiave, guardando al futuro, è trust economy.”

5. Il Cibo Sincero

Coordinatori: Marco Bianchi, Food Mentor
Anna Flisi, Responsabile Progettazione e Sviluppo Offerta Servizi CIRFOOD
Daniela Minerva, Giornalista LIVE, LA REPUBBLICA


Partecipanti:
Maria Banzi, Oncologia CORE ASMN IRCCS
Silvio Barbero, Vicepresidente UNISG – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Maria Chiara Bassi, Biologa ATS VALPADANA
Sabrina Belloi, Product Manager CIRFOOD
Francesca Bellotto, Ambasciatori del Gusto
Furio Brighenti, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco UNIVERSITÀ DI PARMA
Paola Cavazzoni, Pedagogista e Responsabile Progetto Pause Atelier dei Sapori REGGIO CHILDREN Claudio Cimardi, Ceo UNITRADING
Elena Dogliotti, Biologa Nutrizionista FONDAZIONE UMBERTO VERONESI
Gabriella lacono, Food Innovation & Strategy Consultant
Marcella Tajani, Psichiatra consulente Centro per la cura dei DCA ASST NIGUARDA
Silvia Trigilio, SEO Strategist per Noetica. Giornalista e Direttore IL GIORNALE DEL CIBO
Stefania Vezzosi, Dietista
Giorgio Zennaro, Tecnologo Alimentare OPTIMA SERVIZI INTEGRATI PER L’AZIENDA


Marco Bianchi, divulgatore scientifico e Food Mentor, coordinatore del tavolo “Il Cibo Sincero”, ha sottolineato come il tema chiave nel rapporto tra alimentazione e salute sia la prevenzione, a partire dalla tavola. “Oggi manca ancora una vera e propria cultura in questo senso, ma sappiamo quali sono gli ingredienti buoni da cui iniziare: salute, etica e futuro, il tutto sposando i concetti della dieta mediterranea.”

6. Social Roots

Coordinatori: Paolo Verri, Direttore MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019
Giuliano Gallini, Direttore Progetti Speciali CIRFOOD, scrittore
Maria Luisa Pezzali, Giornalista RADIO 24

Partecipanti:
Rita Marianelli, Dietista
Paolo Bellino, Managing Director RCS Sport
Daniele De Leo, Educatore
Bianca Dendena, Project Manager FONDAZIONE GIANGIACOMO FELTRINELLI
Renzo lorio, Amministratore Delegato e Direttore Generale NUGO S.P.A. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane
Giovanni Lombardo, Adj. Prof. of “Stakeholder engagement in corporate social responsibility
strategies” UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
Marco Lucchini, Segretario Generale FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE
Sebastiano Marinaccio, Presidente MERCATINO
Carina Negrone, Advertising Director MONOCLE
Annalisa Rabitti, Responsabile REGGIO EMILIA CITTÀ SENZA BARRIERE
Davide Rondoni, Poeta CENTRO DI POESIA CONTEMPORANEA-UNIBO
Walter Sancassiani, CEO – Senior Sustainability Advisor FOCUS LAB


Paolo Verri, direttore di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ha evidenziato come “il cibo non sia solo linguaggio, ma anche contenuto: per questo abbiamo individuato ben 54 azioni concrete su 10 temi specifici legati alla divulgazione della cultura del cibo.” Tra questi, la riqualificazione urbana,
l’accessibilità, la fragilità sociale e un nuovo modello di comunità sostenibile, tutti elementi per cui, secondo gli esperti intervenuti alla presentazione del CIRFOOD District, l’Italia può giocare un ruolo fondamentale. Verri ha concluso dicendo che “il cibo è strumento di innovazione sociale, oltre che economica: è ciò che ci terrà insieme anche guardando al futuro.”

Dal CIRFOOD District alla Nutrition Valley: le idee dalla plenaria

Conclusi i lavori dei tavoli, la Fondazione Feltrinelli ha ospitato l’assemblea plenaria. Una prima preziosa occasione per presentare al pubblico, composto da stampa e istituzioni, il progetto del CIRFOOD District e offrire spunti per ascoltare – come ha evidenziato nel discorso di apertura la Presidente di CIRFOOD Chiara Nasi – “voci autorevoli che dialogheranno e si confronteranno rispetto a nuove visioni e prospettive da cui guardare il mondo che ci circonda e da cui trarre ispirazione”.  

Il nuovo distretto rappresenta infatti un grande laboratorio della food innovation, dove l’applicazione dell’innovazione alla filiera del cibo troverà uno spazio di sperimentazione e ricerca concreti, trasformandosi in un valore per l’Emilia-Romagna in primis e per l’intero paese.


Sul palco insieme al moderatore, il giornalista Roberto Arditti, si sono alternati il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la chef Cristina Bowerman, Lucia Chierchia di Gellify, il Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani, il Comandante dei Carabinieri per la tutela dell’agroalimentare Luigi Cortellessa, il Presidente del Gambero Rosso Paolo Cucchia e il CEO di Talent Garden Davide Dattoli. Introducendo i lavori, Chiara Nasi ha ribadito l’importanza strategica di un distretto di open innovation nella mission dell’azienda e ha dato appuntamento a Reggio Emilia: “grazie a chi ha partecipato ai lavori di questa mattina, rendendosi disponibile a discutere con noi temi sui quali siamo chiamati ad interrogarci. L’auspicio è di non fermarci qui, ma di continuare questo nostro confronto in un luogo preciso: il CIRFOOD District.”


La tecnologia dovrebbe entrare nella prassi della filiera del cibo


I primi ospiti a salire sul palco sono stati Cristina Bowerman, Chef e presidente degli Ambasciatori del gusto, il Comandante dei Carabinieri per la tutela dell’agroalimentare Luigi Cortellessa e Roberto
Cingolani
, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di TecnologiaÈ proprio quest’ultimo a fissare l’obiettivo di parte della ricerca nell’ambito del food: “Dovremo investire in intelligenza artificiale senza
trascurare l’intelligenza naturale
”, afferma.


Un esempio tangibile ci viene offerto dall’evoluzione del packaging, ha sottolineato Cingolani: è il caso dei packaging colorimetrici, capaci di individuare automaticamente la presenza di eventuali “sostanze sospette” all’interno dei cibi. In questo modo, gli addetti alla sicurezza possono approfondire e verificare soltanto le confezioni potenzialmente danneggiate, individuando con più facilità gli alimenti contraffatti o tossici e riducendo anche le tempistiche del lavoro di sicurezza.


Il contributo della tecnologia, quindi, risulta essenziale per la risoluzione di alcune criticità in campo alimentare, ma non può prescindere da un altro, essenziale supporto: l’educazione al valore del cibo, che potrebbe avere un ruolo importante nella lotta allo spreco alimentare, uno dei problemi più urgenti che riguardano il futuro della nutrizione.

La scuola quindi, ancora una volta, ha una grande responsabilità, perché dai valori e dalle best practice che vengono trasmesse alle nuove generazioni dipende in futuro nella nutrizione.


Conoscere i cibi, conoscere gli ingredienti

Della stessa idea anche Cristina Bowerman che ha sottolineato come la formazione e la divulgazione di una cultura del cibo siano aspetti molto importanti per “Ambasciatori del gusto”, federazione italiana impegnata nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, di cui la Chef è presidente.

“È fondamentale educare il consumatore, renderlo consapevole delle scelte che può fare. Per questo, ad esempio, come ambasciatori del gusto ci stiamo impegnando a fare formazione per studenti e insegnanti delle scuole alberghiere italiane”, ha spiegato al pubblico della plenaria.

Nell’ambito di questa attività di formazione svolta in tutta Italia, uno spazio è dedicato anche al tema della biodiversità. A tal proposito, la Bowerman ha sottolineato come la sua tutela debba convivere con l’esigenza di utilizzare anche gli OgM: “sono identificati come la limitazione alla biodiversità,
ma la sfida è far coesistere le due cose in maniera intelligente e colta”.


Tutela della sicurezza alimentare, tutela del lavoratore

Un terzo tema emerso durante la plenaria di presentazione del CIRFOOD District è stato quello della sicurezza alimentare, approfondito grazie all’esperienza sul campo del Comandante Luigi Cortellessa. Le più frequenti truffe riguardano gli alimenti non biologici venduti come tali, le false dichiarazioni di DOP e IGP, il mancato rispetto delle norme relative alla tutela dei lavoratori. “Gli uomini della mia squadra nel 2019 hanno già sequestrato più di 5.000 tonnellate di cibo, e il prodotto più controllato è un’eccellenza: la mozzarella di bufala campana.”


CIRFOOD District, uno spazio dove sperimentare, conoscere e  fare innovazione


Nella seconda parte della plenaria sono intervenuti, invece, Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, Lucia Chierchia, managing partner di Gellify e Davide Dattoli, co-founder e CEO di Talent Garden. L’attenzione è stata posta, dunque, sul mondo delle start up e sul complesso rapporto con le aziende:
proprio in questo spazio si colloca il CIRFOOD District, un luogo in cui far incontrare le diverse esigenze ed esperienze in un’ottica di crescita e innovazione. A tal proposito, Davide Dattoli ha presentato al pubblico della plenaria l’attività di Talent Garden che agisce proprio in questo senso e mira ad essere motore di un cambiamento culturale che coinvolga sia le start up che le aziende. Una strategia vincente, come ha confermato anche Lucia Chierchia che si confronta tutti i giorni con i limiti delle une e delle altre, le quali devono imparare a conoscersi per lavorare insieme anche sul medio e lungo periodo.


“Le aziende sono un po’ vecchie e difficilmente attraggono nuovi talenti: la sfida è tra l’innovazione e
l’esperienza e l’Italia in questo può fare la differenza in ambito food” ha concluso Paolo Cuccia, aggiungendo una nota di speranza: “L’Italia è il paese ideale per la sperimentazione d’impresa, per la sua biodiversità e perché abbiamo aziende di meccanica molto avanzate. Una piattaforma come il CIRFOOD District può dare, vita ad una contaminazione di competenze.”


Il giusto ruolo nella Food Valley emiliano-romagnola

A chiudere la plenaria, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha sottolineato la necessità, per la crescita del settore agroalimentare italiano, di puntare su qualità e innovazione. “All’interno di un mondo globalizzato, puntare sull’esportazione vuol dire necessariamente essere innovativi” ha affermato Bonaccini, ricordando come la Regione Emilia Romagna abbia già fatto propria questa lezione, soprattutto attraverso la valorizzazione della sua “Food Valley”.

“Abbiamo aperto le porte del mondo delle aziende perché abbiamo 44 eccellenze agroalimentari e presentiamo un’offerta turistica innovativa, al passo con le esigenze del viaggiatore odierno, che vuole vedere, nello stesso luogo, più cose possibili”, ha aggiunto Bonaccini.

Proprio la Food Valley, driver di crescita dal punto di vista commerciale e turistico, ospiterà il CIRFOOD District, ed è per questo che Bonaccini, in chiusura del suo intervento, ha ringraziato CIRFOOD, “per la sua capacità di guardare al futuro e di contribuire alla crescita del territorio”.

Non mancano i temi su cui lavorare e il CIRFOOD District nasce per rispondere e valorizzare le istanze emerse sin da questa prima giornata pubblica di studi e confronto. “Il distretto, ha concluso Giordano Curti, direttore generale di CIRFOOD, per noi è il primo seme di un luogo che immaginiamo come la nostra Nutrition Valley: accoglierà e sosterrà progetti, opportunità di confronto e sperimentazione.”

Un luogo di confronto che chiama tutti alla cooperazione perché, riprendendo le parole del Presidente Chiara Nasi, “Il futuro è aperto e dipende da noi, da quello che faremo, dai nostri desideri e dai nostri timori. Il futuro è una storia ancora da raccontare. Aiutateci a scriverla insieme.”

CIRFOOD DISTRICT, IL CENTRO DI OPEN INNOVATION SU CIBO E NUTRIZIONE

06/05/2019

Un luogo destinato alla ricerca, alla sperimentazione, alla formazione e all’intrattenimento in cui approfondire i temi legati alla cultura del cibo per costruire insieme nuove idee e visioni sul futuro della nutrizione.